Nella giornata di ieri, il Mef con un comunicato stampa ha annunciato la firma e la prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DPCM contenente la proroga del termine di scadenza del nuovo adempimento “comunicazione delle liquidazioni IVA del I trimestre 2017”. Il nuovo termine è slittato al 12 giugno, ma la proroga non è stata esente da critiche da parte dei professionisti del settore che, per l’ennesima volta, hanno visto arrivare un comunicato ufficiale a soli 2 giorni dalla scadenza originariamente prefissata.

In tutti gli studi professionali si è dovuto fare i conti con programmi non ancora aggiornati e con la paura di non riuscire a rispettare i termini di scadenza, senza contare che ci si trova di fronte ad un adempimento del tutto nuovo. La proroga era “nell’aria” da diversi giorni, ma si sa che fino a che non è ufficiale non si può essere certi. Lavorare in questo modo non consente di offrire un buon servizio al cliente/contribuente, per non parlare dei problemi di organizzazione di studio; peraltro la proroga si va ad incastrare in un periodo denso di scadenze.

C’è il rischio che ci si abitui alle proroghe al fotofinish, con conseguente atteggiamento più “rilassato” da parte degli studi professionali; ma cosa accadrà quando la “preannunciata proroga” non arriverà?