La Legge di Stabilità 2016 ha istituito per le spese sostenute dalle “persone fisiche” in relazione all’installazione di sistemi di videosorveglianza digitale o di allarme un credito d’imposta da inserire nel 730/2017 o nel Mod. Redditi 2017 Pf.

Il credito d’imposta, pari al 100% dell’importo, andava richiesto con istanza telematica all’Agenzia delle Entrate dal 20.02.2017 al 20.03.2017 utilizzando il software denominato “Creditovideosorveglianza”, disponibile gratuitamente sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it.

La condizione per poter fruire di tale credito d’imposta era che tali spese dovevano essere sostenute in relazione ad immobili non utilizzati nell’esercizio dell’attività d’impresa o di lavoro autonomo.

Nel caso in cui l’immobile fosse stato adibito promiscuamente all’esercizio d’impresa o di lavoro autonomo e all’uso personale o familiare del contribuente, il credito d’imposta in esame spetta nella misura ridotta del 50%.

Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2016, rispettivamente nel modello 730/2017 al rigo G12 o nel mod. REDDITI 2017 PF al rigo CR17.

Si precisa che per le spese sostenute per l’installazione di sistemi di videosorveglianza digitale o allarme non è possibile beneficiare anche della detrazione Irpef del 50% delle spese stesse spettante, ai sensi dell’art. 16-bis, comma 1, lett. f), del TUIR per lavori, su singole unità immobiliari e su parti comuni, finalizzati alla prevenzione del rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi.

Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate nella Circolare n. 7/E/2017, considerato che la citata detrazione del 50% “è applicabile unicamente alle spese sostenute per realizzare gli interventi sugli immobili e non riguarda anche il contratto stipulato con un istituto di vigilanza, ha reso possibile fruire del credito d’imposta per le spese sostenute per la stipula di tale contratto e, contemporaneamente, della detrazione del 50 per cento delle spese per l’installazione di sistemi di videosorveglianza purché siano oggetto di “autonoma fatturazione”.

Come utilizzare il credito d’imposta videosorveglianza

Per fruire del credito d’imposta, esso deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2016 (modello 730/2017 o modello REDDITI PF 2017) ed è utilizzabile in compensazione, ai sensi dell’art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, a decorrere dal 30.03.2017

Il modello F24 con codice tributo “6874” per l’utilizzo di tale credito, deve essere presentato esclusivamente tramite i servizi telematici offerti dall’Agenzia delle Entrate.

In alternativa, le persone fisiche non titolari di redditi d’impresa o di lavoro autonomo possono utilizzare il credito spettante direttamente in diminuzione delle imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi fino a capienza delle imposte stesse.

L’eventuale ammontare del credito d’imposta non utilizzato potrà essere fruito nei periodi di imposta successivi senza alcun limite temporale.